martedì 18 maggio 2010

Intervista a Walter Fano

Ma Venezia ti chiamava...
Esatto, è proprio andata così. Era da qualche parte nel mio cuore, nella mia anima, inevitabilmente sono finito lì, non poteva andare altrimenti.

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A cura di S. Venturelli
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5 commenti:

  1. ehe, l'ho letta ma anche prima di leggere l'intervista ero decisa di fare uno dei percorsi con questo còdega dei tempi nostri quando torno a Venezia :)

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  2. Ciao Walter,
    grazie, l'intervista era molto interessante! Mi ha fatto soridere perché ho sentito la frase "Ciao vecio! Come ea?" quando ero all'inizio della via Garibaldi alle 7 della mattina.
    Buona giornata,
    AnnaLivia

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  3. Come promesso, ecco il commento di cui ti avevo anticipato nella risposta al tuo commento sul mio blog.
    Oltre alle multinazionali che non danno soddisfazioni ai manager, ti posso assicurare che, sempre ai manager, non ne danno nemmeno le grandi catene di distribuzione organizzata...Comunque chapeau! Non è da tutti fare una scelta così coraggiosa e sei da ammirare.
    Tudo o bem possivel para ti! (che non è un dialetto delle mie parti, ma la mia lingua preferita, il portoghese, e vuol dire ti auguro ogni bene!) Bye, Nela San

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  4. Non mi dire!! Tu tbm falas um pouco Pt? :-)

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