giovedì 19 giugno 2014

Francesco Hayez, un romantico veneziano

Francesco Hayez nacque a Venezia, nella parrocchia di Santa Maria Mater Domini il 10 febbraio 1791. La sua famiglia era molto povera e venne allevato da uno zio, che lo avviò alla pittura (avendone manifestata una forte propensione fin da fanciullo).
Nel 1806 venne accettato all'Accademia delle Belle Arti. Il suo insegnante era Teodoro Matteini, pittore preromantico, famoso come ritrattista, parzialmente influenzato dalla pittura inglese contemporanea.
Nel 1809 partecipa ad un concorso e vince una borsa di studio a Roma, dove viene accolto da Canova. il quale lo indirizza allo studio dei classici del passato. Francesco Hayez a Roma vive come in un bosco incantato.
Stringe amicizia anche con Ingres, che all'epoca era già piuttosto celebrato, ma lo batterà qualche anno più tardi alla competizione dell'Accademia di San Luca. dove vincerà il suo primo premio.
Nel 1820 il suo dipinto Pietro Rossi prigioniero degli Scaligeri, presentato a Brera, diventerà una sorta di manifesto del nuovo stile Romantico italiano. Grazie a questa e alle seguenti opere, Hayez entra a far parte dei più importanti pittori che cercavano di liberarsi dai classicismi per illustrare temi storici e letterali legati al movimento contemporaneo del Risorgimento. 
All'età di quarantanni Hayez è pittore affermato e riconosciuto. 
Si stabilisce stabilmente a Milano dove apre un grande studio e diventa amico di Manzoni e Rossini.
Oltre alle opere di carattere storico, Hayez diventa famoso per alcuni dipinti più intimistici, a volte tendenti alla retorica, come il celebre Bacio del 1859. Ma ci lascia anche alcune lucide introspettive e rigorosi e perfetti ritratti, come quello di Gioacchino Rossini del 1870.  
I suoi ritratti femminili sono tra le più alte espressioni della pittura del diciannovesimo secolo.
Muore a Milano nel 1882.
A Venezia una targa ricorda la sua casa natia in Corte Rota, nel sestiere di Santa Croce.

(fonte: Aldo Andreolo)