In Corte dei Muti (famiglia di origine lombarda), a pochi passi da Campo dei Mori, al numero civico 3450 si trova una pietra da camino seicentesca in pietra di Nanto. Le pietre da camino sono pietre refrattarie poste, un tempo, all'interno dei caminetti dei palazzi cittadini, usate per evitare che il calore si disperdesse all'esterno. Quando i caminetti non furono più utilizzati, queste pietre vennero utilizzate come particolari decorativi delle facciate delle case.
D'altra parte a Venezia era prassi comune riutilizzare parti edili per via della difficoltà di recuperare materiale da costruzione.
Subito al di là del vicino rio, si nota uno scudo della famiglia Rizzo, il cui simbolo (come spesso accadeva nella scelta araldica veneziana) è il riccio, che ne ricorda il nome.
Il riccio è un animale dai molti significati simbolici: quando è in pericolo si appallottola su se stesso, un atteggiamento quindi di difesa e non d'attacco; inoltre è sinonimo di intelligenza, poiché quando costruisce la sua tana la crea sempre con due ingressi, così se uno è minacciato può usare l'altro; infine si dice che faccia cadere gli acini d'uva per può infilarli sugli aculei e portarli ai cuccioli, un esempio insomma di genitore premuroso. Anticamente la sua carne era usata come farmaco contro la calvizie, forse perché gli aculei hanno l'aspetto di capelli fortissimi!
(Foto di Fausto Maroder)
J'avais remarqué le hérisson sur une façade, mais pas cette pierre: merci pour cette précision.
RispondiElimina"la prossima volta..."
Il me semble qu'il y a également un ours par là!
Buona giornata
Martine de Sclos
Oui, il y a la Ca' Orso juste a côté ;-)
RispondiEliminaCiao Walter, piacere di conoscerti anche se, giustamente, mi hai tirato le orecchie (lol). Hai ragione la palestra si trovava dietro la chiesa e l'ingresso era nella fondamenta. Con l'età, la memoria fa brutti scherzi. Avrai notato che mi sono messo tra i tuoi lettori perché il tuo blog mi interessa molto in quanto oltre alle foto ci sono i tuoi bei testi che richiamano la storia di Venezia. Avrai anche visto che il mio non è dedicato solo alla mia città natale, ma ai vari luoghi dove sono stato, anche se Venezia ha un posto predominante.
RispondiEliminaMi dici che la Reyer ha conservato lo steso nome, ma a gennaio ero da mio fratello a Mestre e nella classifica della pallacanestro c'era un altro nome. Forse, oltre alla memoria, anche gli occhi cominciano ad andare "De qua e de la". Verrò a trovarti ogni volta che potrò e spero che anche tu torni sul mio per tirarmi le orecchie quando sbaglio. Un amichevole saluto.
Ciao Elio,
RispondiEliminami fa piacere averti tra i miei lettori,
e tornerò sicuramente a visitare il tuo blog ;-)
Grazie e ricambio i saluti!