Come restituire fascino ad una città consumata dagli sguardi? Come ovviare a quella vertiginosa moltiplicazione di immagini, per lo più stereotipate, che banalizzano l’identità di un luogo unico al mondo quale è Venezia?
Semplicemente, a volte, ci vuole orecchio, come direbbe Jannacci, per regalare nuova consistenza alla realtà e nuova linfa alla nostra immaginazione. "Ecouter Venise" è appunto l’originale linguaggio descrittivo escogitato dalla conduttrice radiofonica di «France Culture» Monica Fantini, veneta di nascita e parigina d’adozione, approdata nei giorni scorsi in laguna, con operatori e tecnici del suono francesi al seguito, a reperire sul campo materiali e registrazioni a tema per il suo documentario sonoro "La rumeur de Venise".
Insomma, come già rilevava Luigi Nono, Venezia è una città che ci educa all’ascolto, rinviandoci l’eco dei nostri passi, lo sciabordio rassicurante e quasi amniotico dei canali, il respiro a volte pressoché palpabile del nostro vicino di casa, o scandendo i nostri ritmi giornalieri con i due quotidiani rintocchi della marangona (l’unica campana udibile da ogni parte della città).
Fonte: La Nuova
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... ascoltare Venezia
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