lunedì 29 marzo 2010

Venezia, nuove esposizioni a Palazzo Fortuny

Dal 27 marzo al 18 luglio 2010, Palazzo Fortuny ospita tre nuove mostre estremamente interessanti.

Al pianoterra: "Città delle città", installazione di Francesco Candeloro, articolata in una serie di grandi opere,
in cui i temi dell'architettura, della città e dell'ambiente si legano a fotografia, scultura e segno, craendo un percorso-labirinto.

Al primo piano: "Mariano Fortuny, la seta e il velluto", presenta una straordinaria serie di rari Delphos,
i leggendari abiti plissé di Fortuny, e cappe, mantelli, costumi e accessori provenienti da collezioni private.

Al secondo piano: "Samurai", ovvero l'eccezionale nucleo di armature, elmi ed accessori della collezione Koelliker di Milano; di particolare significato l'assonanza con le scelte collezionistiche di Fortuny che includevano armi antiche orientali e una particolare attenzione al gusto e all'arte giapponese.

Ma chi era Mariano Fortuny y Mandrazo?
Fortuny giunge a Venezia, a fine 1800, con la madre e la sorella da Granada, e occupa la soffitta di Palazzo Pesaro degli Orfei (capolavoro gotico del '400). Artista eclettico (oggi diremmo "globale"), Mariano si interessa di pittura, fotografia, scenografia teatrale, illuminazione e design di tessuti. In breve tempo diventa celebre per i suoi abiti che vengono apprezzati da personaggi di fama come Eleonora Duse (la grande attrice drammatica, famosa anche per la sua storia d'amore con D'Annunzio) e Isadora Duncan (la ballerina che ha inventato la danza moderna).
Possiamo ben dire che Fortuny è il primo disegnatore di moda, il primo vero "stilista" della storia moderna.
In poco tempo Mariano acquistò tutto il palazzo tasformandolo nella sua casa-laboratorio, e nel 1919 apre sull'isola della Giudecca un'officina per la produzione in serie delle sue stoffe da decorazione.
Da ricordare il fatto che ebbe anche l'onore di essere nominato, col suo vero nome, da Proust nel libro "Alla ricerca del tempo perduto"
.

1 commento:

  1. tra l'altro fu anche un collezionista di opere d'arte, molte belle le cose egizie in museo Fortuny

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