In Corte dei Muti (famiglia di origine lombarda), a pochi passi da Campo dei Mori, al numero civico 3450 si trova una pietra da camino seicentesca in pietra di Nanto. Le pietre da camino sono pietre refrattarie poste, un tempo, all'interno dei caminetti dei palazzi cittadini, usate per evitare che il calore si disperdesse all'esterno. Quando i caminetti non furono più utilizzati, queste pietre vennero utilizzate come particolari decorativi delle facciate delle case.
D'altra parte a Venezia era prassi comune riutilizzare parti edili per via della difficoltà di recuperare materiale da costruzione.
Subito al di là del vicino rio, si nota uno scudo della famiglia Rizzo, il cui simbolo (come spesso accadeva nella scelta araldica veneziana) è il riccio, che ne ricorda il nome.
Il riccio è un animale dai molti significati simbolici: quando è in pericolo si appallottola su se stesso, un atteggiamento quindi di difesa e non d'attacco; inoltre è sinonimo di intelligenza, poiché quando costruisce la sua tana la crea sempre con due ingressi, così se uno è minacciato può usare l'altro; infine si dice che faccia cadere gli acini d'uva per può infilarli sugli aculei e portarli ai cuccioli, un esempio insomma di genitore premuroso. Anticamente la sua carne era usata come farmaco contro la calvizie, forse perché gli aculei hanno l'aspetto di capelli fortissimi!
(Foto di Fausto Maroder)