lunedì 21 marzo 2011

Piazza San Marco, il salotto di Venezia

Nei primi secoli della storia di Venezia la Piazza era un semplice "brolo", cioè un campo erboso, separato dalla Basilica di San Marco da un canale: il rio Batario (poi interrato nel Duecento). Secondo la Cronaca Dandola, la Piazza venne pavimentata in cotto (con mattoni inseriti verticalmente e disposti a spina di pesce) una prima volta nel 1267, poi lastricata con riquadri di pietre cotte, intramezzate da liste di marmo, nel 1392, per volere del doge Antonio Venier. Seguì il restauro del 1626 e la pavimentazione in trachite (dai vicini Colli Euganei, pietra che ha la proprietà di non divenire scivolosa anche consumandosi nel tempo), su disegno del Tirali, nel 1723. Infine, nel 1893, la pavimentazione della piazza venne rinnovata nel disegno che ha ancora oggi.

Nell'antica Piazza San Marco erano presenti anche delle vere da pozzo, ma quante fossero non è ben chiaro: nel 1283 se ne trovava uno all'imbocco delle Mercerie, mentre nel 1494 lo storico Marin Sanudo parla di due vere da pozzo. In epoche successive, comunque, tutte le cronache parlano di un solo pozzo posto in fondo alla piazza, vicino alla Chiesa di San Geminiano (chiesa fatta abbattere agli inizi dell'Ottocento per volere di Napoleone, il quale fece realizzare al suo posto la cosiddetta "Ala Napoleonica" che ancora oggi chiude la piazza sul lato opposto a quello della Basilica).

Piazza San Marco è da sempre lo spazio destinato a ospitare tutti gli avvenimenti più importanti della vita cittadina veneziana. Una di queste cerimonie si svolgeva la domenica delle Palme, al termine della quale, dalla loggia della Basilica, si liberavano dei colombi. Ai volatili venivano preventivamente legati dei pesetti alle zampe per impedir loro di volare troppo in alto e per esser quindi velocemente ricatturati. Ma non tutti venivano presi e così, nel tempo, diversi colombi cominciarono a nidificare sulla Basilica e sui tetti delle Procuratie e del Palazzo Ducale, arrivando a moltiplicarsi enormemente nei secoli. Ad essi pensava la Repubblica con quotidiane distribuzioni di grano.

(Fonte: M. Brusegan)

5 commenti:

  1. Per contrastare l'eccessiva sovrappopolazione dei piccioni in Piazza San Marco, qualche anno fa il Comune di Venezia ha emesso un'ordinanza che vieta di dar loro da mangiare, e in effetti, malgrado l'ordinanza sia poco rispettata, il numero di piccioni è diminuito.
    E voi cosa ne pensate: siete pro o contro piccioni?

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  2. Dato che portano anche un sacco di malattie, sempre contro! Anche al Santo di Padova sono diminuiti parecchio ed è solo un bene. Amo Piazza San Marco, soprattutto di notte, con quella sua aria triste e malinconica, il profumo del mare, la dolcezza della musica...

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  3. Anch'io sono tendenzialmente contro (per lo meno ad un numero eccessivo) soprattutto perché i loro escrementi sono corrosivi e rovinano sculture e facciate di palazzi...

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  4. Certo che gli antichi reggitori della Serenissima erano persone molto previdenti e pratiche!

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  5. Il pragmatismo è ancor oggi una caratteristica forte dei veneziani ;-)

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