venerdì 11 marzo 2011

“Una cosa posso dirla: nella mia vita non ho visto una città più straordinaria di Venezia. È un vero incanto, uno splendore, una gioia della vita. Al posto delle strade e dei vicoli ci sono i canali, al posto dei postiglioni le gondole, l’architettura è fantastica, e non esistono posti che non suscitino un qualche interesse storico o artistico. Ti muovi in gondola e vedi Palazzo Ducale, la casa dove visse Desdemona, le abitazioni di pittori famosi, le chiese… E nelle chiese sculture e pitture che non ci siamo nemmeno mai sognati. Per farla breve, un incanto… L’uomo russo, povero e umile, qui, nel regno della bellezza, della ricchezza e della libertà, potrebbe impazzire. Si desidera restare qui per sempre, e quando in una chiesa ascolti l’organo vorresti farti cattolico, I sepolcri di Canova e Tiziano sono grandiosi. Qui i grandi artisti vengono seppelliti come i re, nelle chiese, qui non si disprezza l’arte, come da noi, le chiese danno rifugio alle statue e ai quadri, per quanto nudi siano”.
(Anton P. Čechov, 1891)

6 commenti:

  1. Peccato, tuttavia, che la Venezia di oggi non sia più la Venezia del 1891, e neppure quella di mia mamma quando ci abitava, e neppure quella di ieri quando studiavo a Ca' Foscari.
    Sono certa, tuttavia, che Venezia risorgerà come la fenice dalle sue ceneri, se l'innalzamento dei mari non l'affoga prima ...

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  2. Il vero pericolo per Venezia non è finire i suoi giorni affondata, ma divenire una città senza più abitanti, una sorta di museo a cielo aperto (come Pompei), una disneyland i cui cancelli vengono aperti la mattina e richiusi la sera... questa sarebbe la fine più triste... e se continuiamo così, con uno spopolamento continuo a costante, quest'orribile ipotesi diverrà realtà

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  3. Ciao Walter, sono contenta che la mia Canocia Cake ti sia piaciuta :)
    Come hai potuto appurare dalle mie parole per me Venezia è magica sempre, nonostante le tristi cose che purtroppo hai sottolineato ... il tuo blog è davvero interessante, a presto!

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  4. Non posso che essere d'accordo con Cechov: è un privilegio e un onore essere nati a abitare qui. Ancora oggi.
    Detto questo, la vergogna ricada su un pugno di categorie che si arricchiscono disonestamente facendola prostituire.

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  5. Detta da un grande come Cechov ... c'é proprio tutto!

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