Venezia, fin dal 1171, fu divisa in sei zone, denominate sestieri. Questa divisione della città fu attuata dal doge Vitale Michiel II. In quel periodo si rese necessario l'allestimento di una flotta di 120 navi armate per affrontare le operazioni belliche dell'Imperatore Emanuele Comneno. Allo scopo si impose ai cittadini una tassa straordinaria per far fronte alle ingenti spese, la città fu quindi divisa in zone affinché la Magistratura preposta (gli "Imprestidi") potesse meglio verificare la disponibilità economica di ciascun abitante e provvedere, a guerra finita, alla restituzione delle somme riscosse.
Il "sestiere" corrisponde quindi al "quartiere" delle altre città, che rappresentava la quarta parte dell'accampamento romano diviso da cardo e decumano, schema urbano di un gran numero di centri abitati d'Europa.
Questi i sei sestieri di Venezia:
- Cannaregio: così denominato perché anticamente erano presenti dei canneti;
- Castello: ha preso il nome da un fortilizio ormai scomparso attorno a cui si sviluppò un primo nucleo abitativo;
- Dorsoduro: probabilmente il suo nome richiama le compattezza delle isole di questa zona;
- San Marco: prende il nome dalla basilica dedicata al Santo;
- San Polo: dal nome della chiesa ancora presente;
- Santa Croce: dal nome della chiesa omonima demolita nel 1810.
La Repubblica adottò questo schema di suddivisione anche in alcuni suoi possedimenti, ad esempio la stessa isola di Creta era divisa in sei sestieri.
Una leggenda, che resiste ancora oggi, afferma che il pettine di sei denti del ferro da prua delle gondole rappresenti i sei sestieri, ma non vi è alcuna evidenza storica-documentale che avvalli tale ipotesi.
Ogni aspetto della storia di Venezia é semplicemente affascinante!
RispondiEliminaOriginale. Come sempre!
RispondiEliminaChe si compra a fare il mensile Traveller (questo mese con Venezia in copertina) quando si può leggere questo meraviglioso blog?
Risposta: si comprerebbe solo se l'articolo fosse firmato WF!
Bye&besos
Troppo gentile! ;-)
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