Questo piccolo isolotto deve il suo suggestivo nome ad un'antica leggenda che lo vuole depositario, nelle sue viscere, del tesoro di Attila. Sembra infatti che gli Unni, inseguendo gli abitanti di Altino, che cercavano rifugio nella laguna di Venezia, fossero finiti impantanati con i loro pesanti carri in queste insidiose barene. Proprio lì, il più pesante di questi carri, carico del bottino di guerra e, secondo la leggenda, dello stesso arco di Attila, finì inghiottito nel fango.
Molti pescatori narrano che di notte si possono ancora vedere gli spiriti degli Unni che vigilano sul tesoro; tesoro ritenuto maledetto perché chiunque provò a cercarlo morì di morte violenta.
Data la posizione strategica, l'isola venne utilizzata per ricoprire un ruolo nel sistema difensivo ottocentesco della laguna. Vi si costruì una postazione d'artiglieria con un presidio di una cinquantina di militari.
Oggi l'isola si presenta come un dosso dalla forma tondeggiante con alle spalle la Palude della Rosa, e del tutto spoglia. Non resta che la suggestione del nome, l'affascinante vista sul paesaggio lagunare ed il piacere di cogliere qualche mora selvatica in estate sognando tesori nascosti.
Ciao Walter. Visto che hai appena inaugurato un itinerario gastronomico, posso chiederti una consulenza? Puoi suggerirmi, per favore, qualche "cibo da strada" tipico veneziano che si usi ancor oggi. M'occorre per un articolo che sto scrivendo e, per evitare di dire sciocchezze, che c'è di meglio di una fonte affidabile? Grazie!
RispondiEliminaCome "cibo da strada" autenticamente veneziano purtroppo non è rimasto più nulla, però un tempo esistevano i "fritoini", i quali vendevano pesce fritto e polenta, serviti negli "scartossi", da consumare passeggiando.
RispondiEliminaDa un certo punto di vista si potrebbero considerare "da strada" anche i cicheti, dal momento che spesso vengono consumati fuori dal bacaro dove li si è acquistati...
Avevo letto anch'io dei "fritoini", ma non ero riuscita a capire se esistevano ancora o no. Grazie del chiarimento.
RispondiEliminaBuon lavoro!