lunedì 30 maggio 2011

Così Estrella salvò Venezia

Nell'anno 810, la sede del governo veneziano venne trasferita da Malamocco a Rivoalto, a causa della minaccia di invasione dell'esercito franco guidato da Pipino, figlio di Carlo Magno. Pipino fece costruire una sorta di diga per poter assalire meglio la città, così Estrella, figlia del doge Angelo Partecipazio, si fece condurre in gondola dal Re franco per tentare di convincerlo a firmare un armistizio.
La bella giovane, soprannominata la "rosa di Venezia", fu accolta da Pipino, il quale però non fu minimamente influenzato dalla bellezza della ragazza e rifiutò ogni ipotesi di pace o di tregua. Ma in realtà il compito di Estrella era semplicemente di far perdere tempo al Re, giusto il tempo necessario per far crescere la marea in laguna, così quando Estrella tornò indietro, l'acqua aveva nel frattempo completamente sommerso la diga.
In questo modo l'esercito franco fu costretto a misurarsi con quello veneziano in una battaglia navale, invece che campale, i quali, conoscendo perfettamente ogni angolo della laguna, le velme, i bassi fondali e le correnti, a bordo delle loro agili imbarcazioni ottennero un clamoroso successo, sconfiggendo Re Pipino e costringendolo a desistere dal suo obiettivo.
Il finale per Estrella fu però tragico. Ella venne festeggiata a Venezia per aver così astutamente ingannato il figlio di Carlo Magno, ma mentre la sua gondola stava percorrendo il Canal Grande una grossa pietra cadde proprio sulla sua imbarcazione, facendole perdere l'equilibrio. La bella rosa di Venezia finì in acqua e scomparve sul fondo, proprio nel punto in cui secoli dopo sorgerà il Ponte di Rialto, e vano fu ogni tentativo di salvarla.

5 commenti:

  1. Certo che è stato un destino ingrato! Uno si fa in quattro per la propria città e guarda che ti capita! Visto il soprannome, mai pensato di dedicarle un monumento o una statua da quelle parti?!

    RispondiElimina
  2. Credo che la maggior parte dei veneziani non conosca la storia di Estrella... per cui niente monumento per lei! ;-)

    RispondiElimina
  3. Sono sempre felice quando leggo pezzi di storia della nostra bella Itala. Storia che non si legge sui banchi di scuola.
    Grazie Walter, tornerò a leggere tanto altro ancora.
    Buona domenica
    Mandi

    RispondiElimina