"Io stesso mi sforzo di ascoltare i colori così come ascolto le pietre o i cieli di Venezia: come rapporti tra ondulazioni, vibrazioni... svincolati da ogni laccio simbolico. Mi sono anch'io divertito ad ascoltare e numerare le differenti sonorità della Lavanda dei piedi di Tintoretto. Si tratta appunto di uno spazio a episodi, a isole..."
(Luigi Nono)
Un pensiero intriso di magia per una città dal fascino secolare.
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