"Non potevo prender sonno la notte scorsa e vegliai a lungo. Stupendamente bello il Canal Grande di notte. Passa una gondola davanti al palazzo. In lontananza, gondolieri si chiamano l'un l'altro col canto. Ciò è straordinariamente bello e nobile. Questi motivi profondamente melanconici che, cantati con voce intonata e possente, vanno, trascorrendo sulle acque, a spegnersi più lontano ancora, mi hanno altamente ispirato. Sublime."
(Richard Wagner, 1858)
Innanzitutto tanti auguri di Buon Anno.
RispondiEliminaUn bel po' di anni fa seguivo le lezioni del prof. di italiano che parlava di Goldoni in un bel palazzo affacciato sul Canal Grande dal quale si vedeva Rialto.
La vista era mozzafiato e l'atmosfera era fantastica, ma all'epoca non me ne rendevo conto più di tanto.
Venezia o si ama o si odia ed io, all'epoca, un po' la odiavo per le sue tante scomodità.
Da quando mi sono allontanata da Venezia, mi sono accorta di amarla di un amore profondo, genetico.
E, quando torno nella terraferma, cerco sempre di andare almeno un giorno nella magica città dei miei ricordi.
Ciao
Ricambio gli auguri e provo una profonda empatia con le tue parole su Venezia...
RispondiEliminaBonne fin de semaine Walter, a presto !
RispondiEliminaMerci Maïté, a toi aussi!
RispondiEliminaCredo che tu stia parlando dell'aula Caccia e del grande Baratto...Condivido in pieno !
RispondiEliminaNon sono io che sta parlando ma Richard Wagner ;-)
RispondiEliminaSi, ma io stavo commentando occhi blu..scusa non mi sono spiegata bene :)
RispondiEliminaAh, ecco, adesso è chiaro, scusami tu
RispondiElimina:)